Vaccini: arriva la nuova versione del Piano nazionale 2023-2025. Dal nuovo calendario al rafforzamento del territorio, ecco tutte le novità

Torna all’attenzione della Stato Regioni il piano, in versione aggiornata, che ridisegna le strategie vaccinale per il prossimo triennio. Tra le novità, un Calendario vaccinale “distinto e facilmente aggiornabile” e la riorganizzazione dei servizi territoriali con la regia dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl e il rafforzamento della Rete dei Mmg, pediatri, farmacie e personale preposto alle vaccinazioni.


Il nuovo Piano nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 ritorna sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni in una versione aggiornata rispetto a quella presentata nel mese di gennaio.

Il nuovo testo, presentato dal Ministero della Salute, tiene conto delle modifiche concordate in riunione con i tecnici delle regioni. Tra le molte richieste, le regioni avevano indicato la necessità di evidenziare un percorso di condivisione con l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali e di dare maggior rilevanza ai Dipartimenti di Prevenzione circa la governance dell’offerta vaccinale nazionale e regionale. Sono state inoltre riviste la periodicità e le procedure di aggiornamento del Calendario nazionale vaccinale (novità di questo Piano) che si presenta come “documento distinto e, pertanto, facilmente aggiornabile in base ai futuri scenari epidemiologici, alle evidenze scientifiche e alle innovazioni in campo biomedico”.

Tra le novità inserite c’è quella che riguarda il vaccino contro il meningococco B (Men B) che viene raccomandato dal 2° al 5° mese di vita, e l’offerta al compimento degli 11-12 anni (tra i 12 e i 18 anni) della vaccinazione Men B che può essere integrata, alla luce della situazione epidemiologica della singola regione, per età, con ciclo in base al tipo di vaccino utilizzato. Sono stati cancellati dagli obiettivi di copertura vaccinale previsti nel Calendario nazionale vaccinale quelli a medio e breve termine, e riviste anche le fasce di età entro le quali somministrare le dosi vaccinali.

Si ribadisce, quindi, il punto cardine del nuovo piano vaccini, cioè il Calendario vaccinale, il quale oltre a presentare l’offerta vaccinale attivamente e gratuitamente prevista per fascia d’età, contiene le vaccinazioni raccomandate a particolari categorie a rischio, ovvero per condizione medica, per esposizione professionale, per eventi occasionali, per vulnerabilità sociali ed economiche.


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