Poliomielite: due nuovi vaccini orali in sperimentazione sull’uomo

Dal 2017 un gruppo di ricercatori si è occupato dell’ingegnerizzazione del virus vivo attenuato presente nel vaccino orale, mettendo a punto altri due vaccini, sempre a somministrazione orale, ma più stabili.

Alcuni ricercatori dell’Università della California di San Francisco e del National Institute of Biological Standards and Control (NIBSC) del Regno Unito hanno sviluppato due nuovi vaccini contro il virus della poliomielite, in forma orale, i primi dopo 50 anni e sono stati presentati sulla rivista Nature il 14 giugno 2023.

La poliomielite, è una patologia infettiva molto contagiosa determinata da un enterovirus detto poliovirus, che colpisce il sistema nervoso centrale distruggendo le cellule neurali e inducendo una paralisi che, nei casi più gravi, diventa totale.
Il vaccino di Sabin, somministrato per via orale fino ad anni recenti anche in Italia, ha permesso di eradicare la poliomielite in Europa ed è raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nella campagna di eradicazione della malattia a livello mondiale. Il vaccino antipolio Salk, somministrato per via intramuscolare, è attualmente somministrato in Italia a tutti nuovi nati.
Grazie alle campagne di vaccinazione e ai sistemi di sorveglianza ad oggi attivi, solo pochi casi di poliomielite vengono riportati nel mondo. Tuttavia, il virus resta endemico in due paesi, l’Afghanistan e il Pakistan, dove si continuano a registrare casi di poliomielite. Nonostante le campagne di immunizzazione di massa abbiano eliminato il poliovirus selvaggio dalla maggior parte del mondo, anche in alcuni paesi della Nigeria e India si sono verificati occasionali focolai della malattia, causati però da forme mutate del virus vivo attenuato presente nel vaccino orale di Sabin.

I ricercatori hanno identificato nel vaccino virale la parte specifica del virus vivo attenuato che è incline a tornare a retromutare e, modificando le istruzioni genetiche che definiscono la struttura del virus, hanno tentato di stabilizzarlo.
Il team ha quindi modificato il virus presente nel vaccino, creando altri due vaccini, nOPV1 e nOPV3, che si sono dimostrati efficaci nel prevenire la poliomielite in modelli animali e sono più sicuri del prodotto originario. I due nuovi vaccini sono attualmente in sperimentazione sull’uomo.

Raccomandazioni per i viaggiatori

Attualmente l’OMS raccomanda che tutti i viaggiatori in arrivo o in partenza per zone affette siano vaccinati contro la poliomielite. Le raccomandazioni del Ministero della Salute italiano per i viaggiatori che si dovessero recare in aree a rischio sono:

  • Alle persone che stanno programmando un viaggio nei Paesi a rischio che abbiano completato il ciclo vaccinale di base a tre dosi ed abbiano ricevuto una dose di richiamo, la somministrazione di una ulteriore dose booster prima della partenza. Il vaccino di scelta per la dose booster è il vaccino antipoliomielitico inattivo tipo Salk o IPV;
  • Ai viaggiatori diretti in Paesi a rischio non vaccinati, vaccinati in maniera incompleta, o di cui si ignora lo stato vaccinale, l’effettuazione di un ciclo vaccinale completo a 3 dosi di IPV prima della partenza. In tal caso, la seconda dose va effettuata 4-8 settimane dopo la prima e la terza dose 6-12 mesi dopo la seconda.
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