Politiche regionali per la prevenzione

Piano regionale della prevenzione 2014-2018. In data 13 novembre 2014 la Conferenza Stato‐Regioni ha sottoscritto il Piano Nazionale della Prevenzione per gli anni 2014‐2018 (rep. Atti 156/CSR).

Il nuovo Piano, ancor più che i precedenti, mira a rafforzare l’investimento nella promozione della salute che, pur governato dal sistema sanitario, deve essere assunto nella competenza e responsabilità da diversi settori/istituzioni chiamati a concorrere al conseguimento dei comuni obiettivi di salute; istituzioni che, con ruoli e partecipazioni definiti, dovranno agire in un’ottica di intersettorialità e di integrazione necessarie ad assicurare l’applicazione di interventi efficaci su un numero elevato di soggetti, anche attraverso un approccio di sanità pubblica che garantisca equità e contrasto alla diseguaglianze e si ponga sulla scia della programmazione europea.

Con Deliberazione n. 2832 del 30 dicembre 2014 avente ad oggetto “Piano Nazionale della Prevenzione2014‐2018. Recepimento Accordo e definizione”, la Giunta Regionale della Puglia ha provveduto, in attuazione di quanto previsto dall’Intesa e nel rispetto del cronoprogramma fissato, al recepimento del Piano nazionale della prevenzione 2014‐2018, aderendo pienamente alla visione, ai principi, alle priorità del Piano Nazionale. Il nuovo PRP è articolato in 7 Programmi, che trasversalmente rispondono ai dieci macrobiettivi e ai 66 obiettivi centrali del Piano Nazionale.

Macro-aree di intervento

  1. Promozione della Salute
  2. Salute e ambiente
  3. Sicurezza alimentare
  4. Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
  5. Sorveglianza delle malattie infettive
  6. Screening
  7. Sistemi di sorveglianza

Il Piano è stato elaborato assumendo la visione, i principi, le priorità e la struttura del PNP 2014-2018, pur in continuità con quanto realizzato in Puglia nelle precedenti programmazioni, cercando di valorizzare il know-how acquisito e tenendo conto delle specificità territoriali.

La scelta strategica è stata, quindi, quella di consolidare le esperienze maturate negli anni passati e di inserire nel Piano di Prevenzione alcune linee di attività già avviate, prevedendo progressive estensioni sul territorio regionale di azioni/interventi attivati in funzione degli obiettivi di salute posti a livello nazionale.

A partire dal primo Piano nazionale della prevenzione 2005-2007, il ruolo della valutazione nel Piano di Prevenzione si è andato definendo come componente irrinunciabile del Piano stesso con duplice funzione:

  1. misurare l'impatto nei processi, negli esiti di salute e nel sistema sanitario a livello centrale, regionale e locale
  2. garantire la coesione nazionale nel conseguimento degli obiettivi di salute nel rispetto degli equilibri di bilancio

I sistemi di sorveglianza svolgono un ruolo cardine ai fini della valutazione degli impatti delle azioni di prevenzione. Il Piano è stato disegnato in coerenza e continuità con i principali atti programmatori della Regione Puglia, a partire dal Piano Operativo 2013-2015, compresi i documenti programmatori in tema di sicurezza alimentare, sicurezza sul lavoro, ambiente e salute.

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